45. La Chirurgia Oncologica della pelvi

Manuale di Oncologia Chirurgica. Autori: V. Staudacher e coll. Ed Masson. pag. 625-636. 1988
( in coll. A. Mandressi, B, Andreoni, A. Ferrari )
Summary: La patologia oncologica della pelvi ( tumori del retto, dell’apparato genitale, della vescica) può determinare, a causa di un interessamento primario o secondario delle vie urinari (in particolare uretere e vescica), la necessità di interventi ricostruttori di una normale continuità delle vie escretrici oppure di interventi derivativi mediante i quali si ottiene un drenaggio dell’urina con modalità non-fisiologiche. L’impiego della chirurgia eviscerativa pelvica che spesso accompagna l’esecuzione delle tecniche derivative comporta una morbosità grave in circa il 50% dei casi. Vengono descritte le derivazioni sopravescicali e le ricostruzioni urinarie.In particolare si descrivono le tecniche ricostruttive delle vie urinarie: la rafia o sutura semplice; l’anastomosi uereterale termino-terminale; l’uretero-cistoneostomia. Derivazioni temporanee o urgenti: cateterismo ureterale (stenting); nefrostomia trans-cutanea. Derivazioni definitive: 1) derivazioni cutanee incontinenti: a) dirette (ureterocutaneostomia) b) trans-intestinali: condotto ileale, condotto sigmoideo, condotto colico trasverso, colostomia umida 2) derivazioni cutanee continenti (neovesciche ectopiche): tasca di Kock.3)Derivazioni interne nel colon-retto: a) nella continutà intestinale (ureterosigmoidostomia o ureterorettostomia) b)con derivazione intestinale (neovesciche rettali tipo Mauclaire 4) derivazioni in segmenti intestinali deconnessi e abboccati all’uretra (neovesciche ortotopiche).