72. Il valore prognostico a lungo termine dell’ostruzione ureterale nel carcinoma della portio.
Estratto da: Convegno Nazionale A.O.G.O.I. Abano Terme, 20-22 Settembre 1990. Pag.119-123.
( in coll. E.M. Arnoletti, R. Daccò, A. Ferrari )
Summary: Analizzando una nostra casistica, abbiamo verificato che in tutti gli stadi clinici del carcinoma della portio, tranne nel IIIb, la percentuale delle pazienti decedute con ostruzione ureterale è superiore a quella delle pazienti decedute senza segni di ostruzione. Nello stadio IIIb la presenza o meno di ostruzione ureterale non avrebbe, nella nostra casistica, alcun significato prognostico. Scopo del lavoro è quello di valutare il valore prognostico dell’ostruzione ureterale nello stadio IIIb. Abbiamo valutato le curve di sopravvivenza prendendo in esame le caratteristiche cliniche ed urologiche della malattia neoplastica di un gruppo di 100 pazienti affette da carcinoma della portio allo stadio IIIb trattate presso la clinica Ostetrico-Ginecologica dell’Università di Milano dal gennaio 1970 al dicembre 1980. L’analisi statistica del tempo di sopravvivenza -del campione studiato, estesa ad un periodo di 10 anni, non mostra differenze significative nella sopravvivenza (p= 0.32, x = 1.004). Allo stadio IIIb affluiscono sicuramente casi da un lato senza ostruzione, ma con massiva invasione parametriale, dall’altro casi con urografia patologica, ma con invasione neoplastica parametriale non estesa alla parete pelvica. Questo, secondo noi è il principale fattore che modifica il valore prognostico dell’ostruzione ureterale allo stadio IIIb.